L’origine della ‘Ndocciata, risale probabilmente all’anno Mille.
Questa antica festa della luce, di origine pagana, si è trasformata in festa della luce del Natale cristiano, ossia in una delle tante sopravvivenze dei fuochi solstiziali che la Chiesa ha inglobato nel proprio rituale non trovandoli in contrasto con la sua teologia, una volta sostituita la simbologia della nascita del “Sole invitto” con quella di Cristo “Sole di Giustizia” che allontana il male.
Al di là della sua spettacolarità, quella di Agnone è una festa tradizionale, permeata di religiosità popolare, che è rimasta sostanzialmente invariata malgrado il disfacimento della società agricolo-pastorale che l’aveva prodotta. In passato, mentre la ‘ndoccia bruciava, si traevano auspici: se avesse soffiato il vento del nord, l’anno sarebbe stato buono, se a soffiare fosse stato quello del sud, al contrario, l’anno sarebbe stato cattivo.
Nel mese di dicembre, nel giorno della festa dell’Immacolata concezione (8 dicembre) e alla vigilia di Natale (24 dicembre) non mancate a questo prezioso appuntamento.
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La ‘Ndocciata di Agnone – un falò a Natale
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